La violenza è un comportamento appreso o innato? Intorno a questo interrogativo esistono da molto schieramenti opposti, quasi disposoti alla violenza per affermare il proprio punto di vista. Sembra che affermare la presenza innata di conportamenti violenti possa sminuire l'uomo o giustificarne le tendenze omicide e viceversa l'esistenza di uno stato puto originario rende lecità qualsiasi violenza che sia in grado di ripristinare quello stato felice. La visioneparadisica sembra possa gnerare mostri di ccanimento pedagogico, la visione ferina sembra possa giustificare il delitto. Il dramma filosofico è molto più duro nella quotidinità, quando ci si trova in preda a emozioni vilente, quando si scatena la rabbia e non sappiamo più se siamo noi ad agire o una forza misteriosa che è all'interno. La violenza fa parte di noi e solo accettandola come positiva eredità tesa all'autodifesa del corpo possiamo imparare a controllarla e ad assumere comportamenti civili. Fare della violenza una professione è la risposta deviata che troppi giovani dannoad una situazione pervasa di violenza, spesso con l'idea che solo la violenza possa sconfiggere la violenza. Alla radice di ogni violenza sistematica c'è un dolore inespresso spesso una violenza subita. Con pazienza dobbiamo imparare ad incanalare l'energia chhe si scatena in energia positiva che aiuta a cresecre. Qui fornisco qualche esempoio di come capire e trattare la violenza. |