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Pietrabianca, o Leucopetra, era il nome di una piccola contrada ai piedi del Vesuvio, dove tra un'eruzione e l'altra ebbero luogo eventi importanti. Ora il tratto di strada per il quale si accedeva a quello che nel settecento fu chiamato 'miglio d'oro', il miglio delle vllle vesuviane, é una zona degradata, 'a rischio', come si usa dire. Anche le bianche rocce - ora dette Pietrarsa - sono state ghermite dal fuoco distruttore che  é anche fecondo e benefico. 
L'umanità che vive oggi in questo angolo urbano può essere portatrice di povertà e degrado ma anche di grande ricchezza. Come sotto cumuli di macerie si scoprono antiche vestigia, così nel rumore urbano fiorisce la canzone, dietro la barriera della aggressività c'è un bambino che vuole crescere.
La leggenda di Vigliena é un testo nato quasi per caso nel corso nel mio primo lavoro con i bambini delle scuole elementari di S. Giovanni. Lo pongo qui in apertura di queste pagine perché meglio di tante altre cose che ho scritto in seguito rappresenta il risultato di un metodo didattico che resta ostinatamente legato alle esperienze dei bambini, ma cerca con altrettanta determinazione di fare in modo che ciascuno vada 'oltre se stesso' scoprendo in sé talenti e capacità che possono essere messi a frutto per migliorarsi e per andare oltre il degrado ambientale. 

Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo,
La qual null'altro allegra arbor nè fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti. Anco ti vidi
.......
Or ti riveggo in questo suol, di tristi
Lochi e dal mondo abbandonati amante,
E d'afflitte fortune ognor compagna.
....... Or tutto intorno
Una ruina involve,
Dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
I danni altrui commiserando, al cielo
Di dolcissimo odor mandi un profumo,
Che il deserto consola
...........(da G. Leopardi, La ginestra o il fiore del deserto)

 

pietrabianca